mercoledì 14 maggio 2014

Esposto Villa di Cesare e Massenzio

Il Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani,  il 19 marzo 2014 inviava un esposto alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio e, per conoscenza, al comune di San Cesareo, al Presidente del FAI e al  Nucleo di Polizia Tributaria di Roma -Gruppo Tutela Beni Archeologici- avente ad oggetto il progetto di edificazione  edilizia nelle immediate vicinanze dei ritrovamenti archeologici identificati nei resti della Villa di Cesare e Massenzio. Aderivano con noi: "Italia Nostra",  "Love San Cesareo" e "Retuvasa".
Di seguito il testo:

Oggetto: San Cesareo (RM) – Loc. Colle Noce – Progetto di edificazione in ambito sottoposto a vincolo ex PTPR Lazio.

Con riferimento a quanto in oggetto, preso atto della delibera del Comune di San Cesareo n.1 del 16/01/2014 in cui la Amministrazione Comunale ha espresso parere favorevole al nuovo progetto di un complesso residenziale e di una chiesa nelle immediate vicinanze dei ritrovamenti archeologici identificati nei resti della Villa di Cesare e Massenzio, si espone quanto segue:
-   non risultano intraprese misure a protezione e tutela della   zona vincolata;
-   la zona vincolata non risulta recintata e quindi separata dal resto del Piano Integrato;
-   la stessa versa in condizioni di completo abbandono e degrado come da evidenza fotografica allegata;
-   risultano rinvenuti nuovi tratti della Via Labicana non ancora sottoposti a vincolo;
-   risulta ancora assente la VAS (valutazione ambientale e strategica);
-   il nuovo progetto edificatorio prevede un innalzamento dell’altezza complessiva della chiesa e degli immobili residenziali;

Premesso quanto sopra si richiede a questo spettabile ufficio la possibilità di attuare le misure a tutela del bene archeologico, della sicurezza delle persone e le seguenti verifiche:

-   possibilità di estensione del vincoli diretti ed indiretti dei tratti di Via Labicana recentemente rinvenuti;
-   possibilità di vincolo indiretto su tutta l’area archeologica precedentemente rinvenuta affinché sia garantita la fruibilità visiva dell’intera area archeologica;
-   possibilità di assoggettamento al Modello del Piano di Gestione Museale;
-   del rispetto degli obblighi di salvaguardia da parte di Comune e privati della zona soggetto a vincolo.


Si richiede altresì espressamente di essere informati in ordine a quanto emerge dai fatti sopra narrati, delle misure adottate o di un’eventuale archiviazione della istanza.

Sicuri di un vostro interessamento in merito, porgiamo cordiali saluti.

Colonna 19 marzo 2014

Il Presidente 
Elisa Memeo





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